Importazione Parallela

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Importazione Parallela

L’importazione parallela dei farmaci, è una legittima forma di scambio tra Stati Membri dell’Unione Europea, espressione del principio di libera circolazione delle merci all’interno dell’ UE e dello Spazio economico Europeo fondata sull’articolo 28 e 30 del Trattato CE.

Il medicinale importato è sostanzialmente identico per composizione qualitativa e quantitativa dei principi attivi, dosaggio, indicazioni, posologia ed effetti secondari a quello posto in commercio nel paese di importazione e venduto dalle farmacia. Può essere posto in commercio previa autorizzazione da parte dell’Aifa, e secondo diverse tipologie di confezionamento, ovvero riconfezionato o rietichettato da parte di officine autorizzate al confezionamento di farmaci.

Ogni prodotto è corredato da Foglio illustrativo, contraddistinto da un proprio codice AIC, dal bollino farmaceutico ed è reperibile nelle principali banche dati di categoria.

D.M. 29 agosto 1997 “Procedure di autorizzazione all’importazione parallela di specialità medicinali per uso umano”. Tale D.M. è stato ritenuto inadeguato dalla Commissione Europea nella Procedura d’infrazione 2000/4410 e nel successivo reclamo n. 2006/4280/IT, tuttavia manca tuttora un Decreto Legge aggiornato.

Artt. 28 e 30 del Trattato CE (Libera circolazione delle merci). Linee generali del 2001 non possono sostituirsi ad una legislazione specifica.

Comunicazione della Commissione Europea sulle importazioni parallele di specialità medicinali del 30/12/2003 n. 839. Riassume gli orientamenti della Corte di Giustizia ma non trattandosi di una Direttiva non ha valore di legge e per quanto completo e attendibile resta solo un documento di riferimento.

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